Il respiro melodico di Kenny Werner

Kenny Werner è uno dei pianisti sulla scena contemporanea del jazz che preferisco. Ormai sessantacinquenne ha già percorso una lunga carriera musicale che lo ha portato progressivamente verso una musica sempre più espressiva, pregna di un profondo feeling, specie da quando ha subito la tragica perdita di una giovane figlia alla quale è probabilmente collegabile anche il suo studio seminale dal titolo No Beginning No End, che è appunto un viaggio musicale alla scoperta della tragedia e della perdita,  della morte e relativa transizione, nel percorso da una vita all’altra.

Nel 2000, Werner ha formato un trio con Ari Hoenig alla batteria e Johannes Weidenmueller al basso, con il quale ancora oggi incide e si presenta spesso “on stage”. Il trio, considerabile pienamente nella migliore tradizione del piano jazz trio “bianco”, si caratterizza per una sua visione molto aggiornata, con la presenza di un approccio fortemente poliritmico e ritmicamente cangiante in un quadro espressivo spiccatamente melodico, evidenziato sia nell’esposizione dei temi che nelle improvvisazioni, rendendo così molto originali anche versioni di standard e canzoni fortemente inflazionate.

Ho avuto modo di sentirlo dal vivo l’anno scorso al Teatro Parenti di Milano (qui la recensione) dove iniziò il concerto proprio col brano che sto per proporvi.

Buon ascolto.

41xS2o5MhqLWith A Song In My Heart

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