George Cables, molto più di un grande accompagnatore

Il caso del pianista e compositore George Andrew Cables (nato il 14 novembre 1944 a New York City) potrebbe sembrare particolare ma in fondo non è così raro da trovare nella storia del jazz, poiché è il caso riscontrabile in altri grandi pianisti del jazz che si sono distinti per gran parte della loro carriera più nel ruolo di accompagnatore che di leader di propri gruppi, emergendo poi solo in tarda età anche per le grandi capacità di maturi solisti. Oltre a quello di Cables, si potrebbero fare i nomi ad esempio di due grandi pianisti della storia come Tommy Flanagan o Hank Jones, che hanno manifestato caratteristiche analoghe alle sue, emergendo nella maturità e nella loro ultima parte di carriera con una serie di incisioni discografiche a proprio nome di altissimo livello. Sta di fatto che George Cables era stimatissimo e preferito da grandi figure come Dexter Gordon, Art Pepper, Bobby Hutcherson, Freddie Hubbard, Woody Shaw e Joe Henderson che ne hanno utilizzato non a caso le prestazioni in diverse loro incisioni.

Cables ha avuto una formazione classica da giovane e ha iniziato a frequentare la High School of Performing Arts quando ancora non sapeva nulla di jazz, ma presto sarebbe stato colpito dalla libertà di espressione di quella musica. Le prime sue influenze jazz sono state Thelonious Monk e Herbie Hancock, ma in proposito Cables ha avuto modo di dichiarare: “Non ho mai veramente ascoltato i pianisti quando stavo iniziando. Probabilmente direi che sono stato più influenzato da Miles o Trane e dalle loro intere band piuttosto che da un singolo pianista. Il concetto della musica è più importante dell’ascoltare le capacità di qualcuno, la tecnica di qualcuno, il modo in cui la band di Miles teneva insieme, era proprio come per magia. Venivi trasportato in un altro mondo.”

Cables frequentò il Mannes College of Music per due anni e nel 1964 suonò in una band chiamata The Jazz Samaritans che comprendeva stelle nascenti come Billy Cobham, Lenny White e Clint Houston. Più tardi ebbe modo di partecipare a Lift Every Voice and Sing di Max Roach e nel 1969 lo si ritrova al pianoforte con i Jazz Messengers di Art Blakey. Un tour nello stesso anno con Sonny Rollins portò Cables sulla West Coast, tanto che nel 1971 divenne una figura significativa della scene jazz di Los Angeles e di San Francisco. Come già sopra anticipato, collaborazioni e registrazioni con i tenorsassofonisti Joe Henderson e Sonny Rollins (lo si ritrova in Next Album), i trombettisti Freddie Hubbard e Woody Shaw (in Blackstone Legacy) e il vibrafonista Bobby Hutcherson hanno permesso a Cables di ampliare le sue abilità anche nell’utilizzo del piano elettrico.

La svolta decisiva di carriera arrivò quando Dexter Gordon lo ingaggiò nel 1977. I due anni trascorsi con il gigante del tenore riaccesero la passione di Cables per il pianoforte acustico e lo immersero nel vocabolario del bebop. Ne sono a documento le splendide registrazioni raccolte in tre volumi dalla Blue Note al Keystone Corner di San Francisco nel 1978 relative al quartetto di Gordon con al contrabbasso Rufus Reid e Eddie Gladden alla batteria. La relazione più lunga che Cables sviluppò alla fine degli anni settanta fu però con il sassofonista contralto Art Pepper. Cables, che Pepper soprannominava “Mr. Beautiful”, divenne il suo pianista preferito apparendo in molte incisioni per Contemporary e Galaxy, sino alle ultime incise dal contraltista in duo.

George Cables ha sviluppato poi una sua brillante carriera da leader pianistico dirigendo sue formazioni e incidendo diversi dischi di valore, che lo fanno considerare ancora oggi come una delle voci più importanti presenti sulla scena del jazz. Cables è un membro fondatore della band The Cookers, fondata nel 2010, comprendente nomi di assoluto valore come Billy Harper, Eddie Henderson, David Weiss, Donald Harrison, Cecil McBee, Billy Hart e altri.

La sua discografia sia come leader sia, a maggior ragione, come sideman è perciò davvero ricca di titoli. Tra le tante tracce che avremmo potuto scegliere, proponiamo qui sotto solo una stringatissma scelta di brani che mettono in luce anche le sue capacità da compositore. Buon approfondimento di ascolto.

Lascia un commento