James Brandon Lewis in azione

James Brandon Lewis è una delle figure sassofonistiche di maggior spicco emerse sulla scena del jazz e della musica improvvisata degli ultimi anni.

Nato a Buffalo, New York, nel 1983, Lewis si è laureato alla Howard University nel 2006. In quegli anni di studio ha raggiunto una solida maturità artistica studiando tutte le fasi della musica americana contemporanea, dal gospel alla fusion, dal rap al free jazz. Mentre studiava ha avuto modo di suonare con Benny Golson, Geri Allen e Wallace Roney assimilando le tecniche improvvisative del mainstream ma sapendo affiancarle a quelle della Popular Black Music legate all’hip-hop e al funk. In quel decennio ha studiato anche con Charlie Haden e Wadada Leo Smith e collaborato con Joshua Redman, Tony Malaby e Matthew Shipp.

Nel 2012 si è trasferito a New York City ed è passato definitivamente al jazz, pubblicando nel 2014 il suo album d’esordio intitolato Divine Travels. Da allora, altri dieci album ad oggi hanno fatto seguito a quel lavoro, tra cui Jesup Wagon, che è stato selezionato come album dell’anno dai critici di DownBeat nel 2022. Il più recente lavoro è stato prodotto assieme ai Messthetics.

Il suo stile sassofonistico, molto energico, mette al centro di tutto il suono, che risulta pieno, ricco, ed espressivo come nella piena tradizione del gospel (e di Mahalia Jackson in particolare, a cui ha anche dedicato recentemente uno splendido disco) e dei grandi sassofonisti afro-americani della storia a cui stilisticamente si riferisce: Albert Ayler, John Coltrane e Sonny Rollins.

Lo proponiamo oggi in un breve filmato rintracciato in rete in cui il sassofonista esegue brani dal suo album Eye of I (2023) con il suo trio e con i suddetti Messthetics. Buon ascolto e buon fine settimana con la musica di James Brandon Lewis.

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